DAÌTA MARTINEZ – LITURGIA DELL’ACQUA (EDIZIONI ANTEREM, 2021)

martinez daita
Un’opera totalizzante e originale (nel senso primigenio dell’origine) questa Liturgia dell’acqua di Daìta Martinez, silloge dapprima risultata finalista al premio Montano e conseguentemente pubblicata dalle edizioni Anterem. La caleidoscopica esecuzione poetica qui esperita è coesa – e la coesione è resa, oltre che dal dettato svolto dentro una sincope che all’unisono fonde grazia e stupore, anche dall’impostazione grafica, che giustifica reiteratamente lo spazio metrico – come pure spiazzante, dato il moto sensoriale che aggroviglia il magmatico flusso di coscienza e la continua variazione tonale. L’esercizio è dunque ossessivo ma al tempo stesso materico, il canto è sempre slogato, teso verso uno sfiato interno della parola che prova a resistere a se stessa e al suo generare continuamente un ritmo che quasi si auto fagocita. E se la scansione è volutamente aperta sia alla sua più estesa prosaicità sia al suo dualismo (spesso sono disseminati più testi per pagina che generano un perpetuo registro che ha nel basso continuo la sua stasi), la poesia diventa in questo caso una corsa contro lo spazio/tempo, una raggiera di significanti che invadono la mente del lettore di percezioni eteree e di voli pindarici. Così il misticismo del titolo sembra quasi un pretesto per raccontare la propria vita attraverso fonemi continui che generano una parola “automa”, ed è lei la vera protagonista – qui presente anche in rare incursioni dialettali – che diventa liquida così come contundente e grave.
 
Antonio Bux
 
 
*
 
muovo indietro un momento delle mani e
c’è un albero di ciliegio anche s’è inverno
e me di un silenzio distratto spoglio come
viso sospeso nel cenno concepito d’ora fa
dentro la credenza a pochi baci dall’acqua
versata distanza chiara il salmo della sera
 
 
*
 
sembra che pioverà e non solfeggio
ti amo sui tetti del lavamano riverso
dov’è cedevole apparenza la pastura
di ritorno al sogno di alcuna avvolta
all’aureo gesto dei limoni sonno più
sbiadito là vincolo svezzato il vezzo
 
ché per mancanza d’appetito ci fugge
da lontano la volta prima ascesa d’un
canto la rossissima porta dell’inguine
insorto alle tue braccia il precipizio è
una stanza sempre attimo a sorgere di
nuovo sulla bocca ché distanza preme
 
neppure il silenzio degli archi in festa
alla finestra sa piegare l’incompiuto e
la promessa smessa la piccola sospesa
imboccatura del seno i guanti sciupati
i barili delle sei e di tutti i giorni l’ora
inesatta delle inutili mani dentro s’era
 
 
*
 
la fioritura del ciliegio l’incantesimo
di una cantilena e nella danza di una
trottola il vento tutto sul viso di aziza
come ieri e ieri l’altro non era la cesta
dentro la casa dei fornelli delle parole
dei piati a sbuffo e blu il mento tra le
nuvole sopra la bocca del sole ninnata
ai campanelli delle persiane svoltate a
festa per ancora un sorriso sulle ciglia
il dono d’uno scoiattolo la leggerezza
di una piuma tra le gambe del basilico
ché lasciarsi un po’ dimenticare dalla
paura ha soave sapore d’un sì d’amore
 
 
 
di Daìta Martinez, da “Liturgia dell’acqua” (prefazione di Maria Grazia Calandrone, Anterem Edizioni Cierre Grafica, Verona 2021).
 
 
Daìta Martinez, palermitana, ha pubblicato con LietoColle (dietro l’una), 2011, segnalata alla V Edizione del Premio Nazionale di Poesia “Mario Marino”, e nel 2012 la bottega di via alloro. Vincitrice – sezione dialetto – del 7º Concorso Nazionale di Poesia Città di Chiaramonte Gulfi, è stata finalista, per l’inedito in dialetto, della 44ª edizione del Premio Internazionale di Poesia Città di Marineo. Inserita nell’Almanacco di poesia italiana al femminile “Secolo Donna 2018”, edizioni Macabor, nel 2019 ha pubblicato la finestra dei mirtilli, suite poetica stilata con il poeta comisano Fernando Lena, Edizioni Salarchi Immagini, il rumore del latte, Spazio Cultura Edizioni, e nutrica, LietoColle. È vincitrice del premio Macabor 2019 – sezione raccolta inedita di poesia – con pubblicazione, ‘a varca di zagara in dialetto siciliano. Nel 2020 è stata finalista – sezione raccolta inedita – della 34ª edizione del Premio Lorenzo Montano.

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