[…] Daniel Skatar, scrittore di versi e plurilinguista, preferisce da sempre usare il nostro idioma per esprimere la sua poesia. Poesia, la sua, che nasce dall’esigenza di sezionare la realtà, spesso con occhio clinico e tagliente, per restituirla poi al proprio mondo come un corpo alieno, come un messaggio venuto dall’interno per rendere il futuro più intellegibile. E lo fa muovendosi in un verso libero, di tipo raziocinante il più delle volte, non mancando però di slancio emotivo, anche se con un andamento prosodico anti-lirico, appartenente a molta poesia delle nuove generazioni […]
(dall’introduzione di Antonio Bux)
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senno
siamo tutti figli di uno stesso principio
perché la stupidità in fondo è solo
una questione di parole,
oltre che di fatti
un’onda d’ombre sullo scheletro
di quell’avventura. mondi
riempiti come siringhe,
girasoli neri di vetro e fuoco
calcolo mentale
il presente dal quale mi stai leggendo
è un giocattolo-killer
in cui, nel setaccio del trapasso,
imprigionato, inizialmente scambiato
per oro, un peccato mortale vale l’altro
reinventare un tema
splendono
tra le lune nel
cielo di Giove i
nostri valori che, assunti
assieme alla melatonina, hanno
subito il più grande crollo
in borsa di
sempre
Daniel Skatar – Collezione di dischi volanti
collana Poesia, sezione L’anello di Möbius
direttore Antonio Bux
RPlibri Editrice (2019)