
[…] Luigi Vallebona è un poeta che fa dell’essenziale e della rappresentazione materica la sua cifra stilistica. In questo preciso percorso Vallebona instaura, dunque, con la natura del mondo, un rapporto di interferenza/frequenza che sintonizza l’essere con l’etere, e in questo caso con l’etere della coscienza. In questa sua silloge, intitolata Il ritmo del mondo, l’autore ci offre uno squarcio riflessivo su ciò che per lui il mondo rappresenta come ritmo e movimento; non movimento inteso soltanto come luogo a perdere, bensì come variazione del logos, nell’incoscienza di un contemporaneo che subisce il suo stesso movimento, il proprio ritmo a disperdere..[…]
dall’introduzione di Antonio Bux
Visibili, invisibili
Risvolti bianchi del bruno del bosco
Fioriscono a marzo i ciliegi
Prima confusi nel folto
Visibili adesso
Il tempo che dura l’indugio
Nel mettere al mondo le foglie
Di carpini, frassini, faggi
Risvolti verdi del bruno del bosco.
Di nuovo invisibili
Saranno ad aprile
Ciliegi, carpini, frassini, faggi
Parti frondosi del tutto.
Cellule di polvere
Terra viva voglio dire carne
Rivangata ferita del campo, del corpo
Trasudori d’umore, di humus
Zolle, brandelli
Margini, labbra
Epidermide incisa da solchi, da rughe
Polpa percorsa da vene
Da canali di linfa, di acqua
Ghiandole, bulbi
Grumi rappresi di fango, di sangue
Dissodati frantumi di ossa, di sassi
Fermentato intestino, letame
Sparso sperma voglio dire seme.
Non continua metafore Dio
Quando plasma le membra dell’uomo
Impastando la terra del campo
Ma se l’uomo cadendo dai margini
Su cui stava in piedi da vivo
Restituisce la carne a quel campo
Voglio dire le zolle mancanti
La ferita vangata rimargina
Si riforma la crosta, la pelle
E ricrescono i peli, le erbe.
Inno alla badante
Ave o Maria piena di cacca
Espulsa dal vecchio che muore
Svuotando la pancia dagli ultimi
Inutili farmaci
Nell’agonia e nel delirio
Prega per noi.
Tre volte respinta alla frontiera
Tra Kosovo e Albania
Tre volte impigliata nel filo spinato
Al confine tra Serbia e Ungheria
Altre tre volte entrata
Via mare nella pancia di uno scafo
Ma espulsa tre volte ancora
Col charter Linate-Tirana
Sei giunta lo stesso in volo
Angelo clandestino
A prenderti cura delle piaghe
Da decubito
E a ripulire il vecchio come un bimbo
Sulla soglia della culla nera.
Luigi Vallebona – Il ritmo del mondo
collana Poesia, sezione L’anello di Möbius
direttore Antonio Bux
RPlibri Editrice (2017)