deve essere bello oggi
in montagna
qui piove
è l’ultimo giorno di marzo
alzo lo sguardo
a fianco del tetto
e là getto la palla dorata
che mima lo scettro, ci fosse
per caso un bosco di lato.
***
non avere illusioni
è illusione più grande
di tutta l’acqua di tutti
i mari – più immensa
del passaggio dei cetacei
nei loro oceani meravigliosi
– più bizzarra dei giochi
dei delfini al largo
delle spiagge di Goa –
proposito più esitante
dei più timidi banchi
di pesci tra coralli
e gorgonie – più facile
che la palma dia datteri
in una fredda nazione –
che il deserto dia acqua –
che il vento non muti
il profilo di dune –
convalescenti ribelli
riaprono gli occhi – riprendono
lingua – pronunzia e libere
da gessi da bende i loro
frantumi mosaici di sempre
della sfera del mondo –
***
scriverlo
grande sui muri:
“ti amo – sta
attento – non siamo
sicuri” graffiti
detriti – roveti
confusi – ricordo
disastro
morte – reclusi –
le carte si spiccano
dal melograno (mischia
di nuovo – il seme
è la mano) angelo
verde diventa
l’annuncio – sollievo
diaspro pietra
natura – albero
pieno alberga
frutteti – muschio
limoni – i gialli
aranceti – la metro
arriva sulle rotaie
la gente si accalca
l’odore solleva
bande di armate –
inutile fingere –
entro – mi giro –
la scritta scompare –
Orfeo è redivivo –