PAUL WUHR (1927-2016) – Poesie tratte da “SAGE (Leggenda)” (Edizioni Galleria Mazzoli, 2015)

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dalla sezione Nur – Solo
 
 
 
Freude
 
Gioia
 
 
è oggi la leggenda poiché ogni cuore
possiede una capacità di ricambio un
metabolismo in ogni cellula
 
diciamo dipende dal volume
d’energia la nostra vita diciamo
 
viene rinnovata soltanto tramite il volume
di gioia che in tal modo le impedisce
di cadere
 
in uno stato di equilibrio
termodinamico di gioia e
della sua entropia
 
come lo stato di morte
in modo cosí appropriato è stato
da noi chiamato
 
 
 
Freude
 
Gioia
 
 
è oggi la nostra leggenda scientifica poiché
i cuori possiedono una capacità di ricambio
un metabolismo in ogni
 
cellula diciamo oggi tutto dipende dal volume
d’energia libera la nostra condotta
diciamo
 
solo attraverso un permanente volume di libera
gioia viene rinnovata e non sarà la sua
durata di vita
 
piú limitata a causa di movimenti molecolari
termici bensí cosí va la leggenda
le informazioni immagazzinate
 
nella gioia sono conservate tramite un’identica
copia della nostra gioia creata prima della sua
dissoluzione e com’è piacevole
 
anche sentir dire che un’esatta
riproduzione della gioia da determinati
disturbi viene impedita
 
gli errori si dimostrano infatti una condizione
necessaria per lo sviluppo della gioia
che solo tramite il volume
 
della sua energia libera può evitare
di cadere in uno stato d’equilibrio
fra la gioia e la sua entropia
 
come lo stato di morte in modo cosí appropriato è stato
da noi chiamato
 
 
 
Freude
 
Gioia
 
 
Ci dicono le nostre esperienze che le cellule
hanno una capacità di ricambio o per meglio
dire un metabolismo e
 
tramite un costante volume di questa
energia della nostra gioia può continuare
il nostro sistema
 
a rinnovarsi e non sarà la sua durata
limitata a causa di qualche
movimento bensí
 
le informazioni da noi immagazzinate all’interno
del sistema saranno conservate tramite copie fatte
poco prima della
 
dissoluzione del sistema e se degli errori dovessero
in questo processo sopraggiungere a causa dei noti
disturbi
 
allora questa è la condizione necessaria
per il progresso con cui la gioia era giunta
a compimento dipende
 
dal fatto che la gioia tramite
il volume d’energia del nostro sistema
impedisce
 
di cadere in uno stato di
equilibrio fra energia felice
e infelice
 
produzione d’entropia come lo stato finale
del nostro sistema in modo piú appropriato
non si potrebbe chiamare
 
 
 
Freude
 
Gioia
 
 
per la frenetica leggenda d’una limitata durata di vita
degli stati d’eccitazione a causa d’un illimitato
movimento dove cioè
 
sempre sussisterà uno stato di desiderio prima della dissoluzione
con il massimo godimento verso i relativi punti
culminanti
 
per lo meno una copia viene prodotta ma specialmente
libidinosi ci rendono questi già nominati disturbi
di solo per esempio
 
autentiche perversioni tramite di nuovo solo
per esempio un sano sentimento popolare o padri
del movimento femminista cosa che
 
impedisce un’esatta pornografica riproduzione
con un’eccitante naturalezza tramite divieti
come una necessaria rivitalizzante
 
condizione per il progresso in una sensualità evoluzionistica
in cui solo tramite un volume d’affari possiamo
sottobanco impedire a noi stessi
 
di cadere in uno stato d’equilibrio sessuale
di produzione di voglia e non voglia come lo stato
d’impotenza in modo cosí appropriato è chiamato
 
 
 
Freude
 
Gioia
 
 
nessuna cioè una leggenda sbagliata poiché detto
fra noi piú nulla ci viene in mente a proposito della gioia
e con il divertimento
 
è un’altra cosa naturalmente occorre immagazzinare
e le informazioni sono pure da parte nostra
ben conservate
 
ma d’un divertimento oggi piú non va fatta
nessuna copia identica e neppure nessuna
erronea sbiadita riproduzione
 
come condizione per un progresso già fatto
dipende oggi solo dal volume anche diciamo
solo tramite il volume
 
di divertimento e per sé e proprio cosí com’è
o procedendo senza evoluzioni o altre piú grandi
sciocchezze
 
entriamo in possesso d’un metabolismo
in cui materialmente a turno possiamo
esprimerci senza
 
volume non c’è metabolismo ma anche nessun tracollo
dell’equilibrio cioè del divertimento e di nessuno
come
 
il nostro stato del nulla in maniera piú appropriata
non può esser chiamato
 
 
 
Freude
 
Gioia
 
 
per la gioia poca visto che ci chiediamo come
diversamente possano dei cosiddetti stati d’ordine essere
da noi conservati
 
piacevolmente tranquilli se invece gli stati d’una
gioia straordinaria a causa di frenetici
movimenti nei cuori
 
hanno solo una limitata durata di vita ciò che
la gioia per siffatta gioia francamente
detto
 
ci rovina e cioè rigorosamente a causa
di questo fatto tanto meno siamo disposti
a identificare fra noi una copia della
 
medesima frenesia tra di noi e addirittura a retrocedere
davanti a un disturbo prima della dissoluzione di questa
originale degenerazione con cui
 
in modo evoluzionistico quella favoriremmo
nella riproduzione creando la premessa
per il suo progresso qui
 
dove per noi c’è solo l’equilibrio fra silenziosa
gioia e gioioso silenzio in cui lo stato di
morte
 
cosí ottimamente può esser vissuto
 
 
 
Freude
 
Gioia
 
 
ordinata o bisogna un’altra volta
dirlo come tutte le piccole
regole
 
in modo che la loro durata di vita non sia
naturalmente limitata da parte nostra
devono con decisione essere
 
imposte prima che in maniera
ordinata si dissolvano per riprodurre
in noi della loro regola
 
una non cosí esatta copia
ciò che esse in noi con notevoli
disturbi
 
come piccole regole d’una grande
regola in tutta calma possono
dimostrare
 
come condizione per
il progresso della regola negli
stati della gioia
 
 
 
Freude
 
Gioia
 
 
La regola dev’essere conservata
tramite la gioia la regola deve
essere conservata
 
dal punto di vista dell’entropia tramite
una gioia praticata
 
La regola dev’essere conservata
dal punto di vista dell’entropia
con una consapevole
 
rappresentazione d’un mortale equilibrio
dove in forma di giubilo la gioia
è praticata
 
La regola dev’essere conservata
dal punto di vista dell’entropia
con una consapevole
 
rappresentazione d’un mortale equilibrio
dove in forma di giubilo
quest’ultimo
 
dovrebbe essere portato ai piú alti
volumi di felicità in cui la gioia
può essere praticata
 
 
di Paul Wühr
tratto da “Sage” (Leggenda)
a cura di Nanni Cagnone
traduzione di Antonio Rossi
tempere su carta di Sandro Chia
(pag. 240, Edizioni Galleria Mazzoli, 2015)
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