ROBERT CREELEY – 10 POESIE TRATTE DA “PAROLE ” (PER AMORE – MONDADORI 1971)

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DA “WORDS” – “PAROLE”

 

LE PIETRE

Cercando di pensare
ad una via d’uscita,
le pietre del pensiero

che spostano,
lanciate
in acqua,

molte altre cose.
Così la vita
è acqua, anche l’amore

ha una sostanza
simile.
Mancando

l’acqua una domenica
mattina Dio
non provvederà –

che sia mia moglie,
il suo calore
disteso

al mio fianco, che sia questo
senso di calda
umidità la condizione

di ogni fioritura?
Lascia cadere
la pietra,

pensa bene, pensa
bene di me.

 

LA FINESTRA

La posizione esiste
dove la metti, dove si trova,
hai tu, per esempio,

quella grossa cisterna là,
argentata, con la chiesa bianca a fianco,

hai tu spostato tutto questo
e a quale scopo? Com’è pesante
il mondo monotono

con ogni cosa al suo posto.
Un uomo passa, una macchina accanto
nella strada che termina,

una foglia
gialla
sul punto di cadere.

Tutto
cade
al suo posto.

Il mio volto è pesante
a questa vista. Sento
l’occhio che si spezza.

 

PASSEGGIANDO

Nella mia testa
passeggio, ma non sono
nella mia testa, dove si

può passeggiare
senza pensarlo, è forse
la strada stessa qualcosa

di più che veduto. Credo
potrebbe essere, sentire
come la sentono i miei piedi,

proseguire e alla fine
raggiungere, adagio,
uno scopo della mia intenzione.

 

IL LIMITE

Non posso
andare avanti
o indietro.
Sono preso

nel tempo
come limite.
Quello che pensiamo
pensiamo –

per nessun altro motivo
pensiamo se non per
pensare soltanto –
ciascuno per sé.

 

IL MECCANISMO

Se dovessimo cadere ora
alle nostre ostinate ginocchia
e sprofondare nel sonno, io
affondato nelle tue, allora

cosa ci terrebbe uniti
se non un peso
senza consistenza. Credi tu
nell’amore, e quanto.

 

“TENGO PER ME QUESTE MISURE…”

Tengo per me queste misure
che ho care,
di giorno in giorno le pietre
accumulano posizione.

Non esiste niente
se non ciò che il pensiero rende
meno tangibile. La mente,
per quanto veloce, rimane

indietro, vi sostituisce
come pietre semplici lapidi
solo per tornare
fiduciosa là dove

non può più. Tutto
oblia. La mia mente sprofonda.
Tengo tra le mani questo peso
è l’unico modo di descriverlo.

 
VARIAZIONI

L’amore esiste solo
così com’è l’amore. Questi
sensi ricreano
la loro definizione – una mano

trattiene in sé
ogni ragione. Gli occhi
hanno visto tanta bellezza
che si chiudono.

Ma prosegui. Così la voce
ancora, questi sensi ricreano
lo stato singolare provato
e provato ancora.

Ascolto. Ascolto
la mente che si chiude, la voce
che prosegue oltre,
le mani dischiuse.

Tenaci tengono
così strette soltanto se stesse,
sterili prese
di tale sensazione.

Ascolta, là dove
gli echi sono più
intensi, più luminosi,
sensazioni di suono

che si svelano e si celano
non più soltanto di amore, l’intenzione della mente,
la visione degli occhi, le mani che si stringono –

spezzati in echi, questi sensi ricreano
la loro definizione. Sento che la mente
si chiude.

 
QUALCHE POSTO

L’ho risolto, ho trovato
nella vita un centro
e me lo sono assicurato.

È la casa,
gli alberi al di là,
una vista limitata la racchiude.

Il tempo
la raggiunge
solo come in forma di vento, un breve

soffocato respiro. E se
la vita non lo raggiungesse?
Quando dovesse accadere

qualcosa, me l’ero assicurata,
proprio io, proprio,
insistendo.

Non c’è nulla che io sia,
nulla che non sia. Un luogo
in mezzo, io esisto. Sono

più del pensiero, meno
del pensiero. Una casa
con venti ma una distanza

– qualcosa di sciolto al vento,
la sensazione del tempo come di quella esistenza,
sentieri verso le luci che lui ha abbandonato.

 

PAROLE

Sei sempre
con me,
non esiste
un luogo

separato. Ma se
nel luogo
tormentato
non posso parlare,

non solo indulgenza
o timore
ma una lingua
guasta

da ciò che gusta –
Esiste una memoria
di acqua,
di cibo quando uno ha fame.

Un giorno
e non sarà questo
allora dirò

parole
come chiari, bellissimi
filtri di cenere,
come polvere

da un luogo inesistente.

 
UNA PREGHIERA

Benedici
una cosa piccola
ma infinita
e quieta.

Vi sono sensi
che creano un oggetto
col loro semplice sentirlo.

 

10 poesie di Robert Creeley tratte da “Parole” (dal libro “Per amore”, edizione italiana di Mondadori, 1971, traduzione di Perla Cacciaguerra, introduzione di Agostino Lombardo)

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