POESIE DI NELLY SACHS DA “ENIGMI ROVENTI”

nelly-sachs

 

 

 

DA “ENIGMI ROVENTI”

 

*

Su e giù
nel caldo della stanza
Nel corridoio strepitano i pazzi
con i neri uccelli là fuori
intorno al futuro
Le nostre ferite fanno esplodere il tempo maligno
ma gli orologi vanno lenti –

 

 
*

Oziare
tangibilmente appassire
Un battito d’ali rapito per sempre le mie mani
con le quali rammendo un buco
Ma gemono su quest’abisso spalancato –

 

 
*

Lavo la mia roba
Nella camicia molte agonie
cantano qua e là contrappunto di morte
I persecutori l’hanno intessuta
con l’ipnosi
e la stoffa è docile nel sonno –

 

 
*

Luminosità rientra nel verso scuro
sventola col vessillo ragione
Nel grigio mi tocca cercare
Trovare è altrove –

 

 
*

Nell’attimo una stella chiude il suo occhio
Il rospo perde la sua pietra lunare
Tu nel tuo letto regali il respiro alla notte
Oh carta dell’universo
i tuoi segni cancellano dalla nostra mente
le venature dell’estraneità –

Diseredati piangiamo la polvere –

 

 
*

E di nuovo un diluvio
Lettere d’alfabeto strappate crudelmente
pesci all’amo che parlano
nello scheletro salino
a rendere leggibile la ferita –

E di nuovo imparare la morte
dall’antica vita
fuga per la porta d’aria
a cogliere nuove colpe da pianeti addormentati
Esercizio estremo sull’antico elemento del respiro
atterrito da nuova morte
Dov’è andato il pianto
se la terra è scomparsa?

 

 
*

Visioni d’ombra
smarrite dai morti
anche noi lasciamo
solitudine più nostra a chi rimane –

Uno si gira
e guarda nel deserto –
l’allucinazione spalanca
il muro dell’impervietà solare
dove una coppia di antenati
parla il linguaggio della polvere ritrovata
lontananza di conchiglie sotto il sigillo –

Abbiamo freddo
e lottiamo con il prossimo passo
già nel futuro –

 

 
*

Non QUI non LÀ
ma con lingua bifida nel sonno
al suo tramonto balbetta la natura
l’ombra ritorna a casa
Sulle linee della vita erra il pianeta
succhia messaggi regali
si arricchisce –

 

 
*

Solo la morte svela la verità del loro pianto
questi ritornelli intagliati nel buio della notte
questi esercizi di lingua
al fondo di organi sonori –

 

 
*

Invochi ora disperata quell’unico nome
dal buio –

Attendi un attimo ancora –
e vagherai sul mare
Già l’acqua ti penetra nei pori
con lei sprofonderai per risalire
e presto ti ritroveranno nella sabbia
e tra le stelle ti poserai ospite attesa
e nella fiamma del rivedersi ti consumerai

taci – taci –

 

***

[Nulla

sulle acque

e già sospesa a un battito di ciglia

la geometria di un cigno

radicata nell’acqua

s’inerpica

e si china nuovamente

Inghiottendo polvere

e misurando con l’aria

l’universo – ]

 

 

poesie di Nally Sachs tratte da “Enigmi Roventi”

traduzione di Ida Porena

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