Poesie di Raymond Farina – Traduzioni di Emilio Coco –

 

 

*

N’être pas même
trace de sa pensée
–ce désespoir d’avoir
dépensé son dernier nuage–
Seulement
le sujet d’une biographie
entre fable & aveu
cherchant un verbe de passage

une occasion d’appareiller
pour aller fonder l’Acropole
de quelques volées de vocables
& d’oiseaux mangeurs de soleils

*

Non essere nemmeno
traccia del suo pensiero
–questa disperazione d’avere
speso la sua ultima nuvola–
Soltanto
il soggetto di una biografia
tra favola & confessione
cercando un verbo di passaggio
l’occasione di salpare
per andare a fondare l’Acropoli
di qualche stormo di vocaboli
& d’uccelli mangiatori di soli

**

Moi je suis né –le savais-tu ?–
au plus limpide de tes mots
-cette douceur pour traverser
les scories les corons du Nord-
C’était le ciel gris d’un faire-part
Comme un cancer au bleu natal
au bleu bien plus loin qu’Italie
Ulysse venait de Sicile
ou d’une Pologne d’images
Mélomanes ses canaris
apprenaient leur leçon de chant
dans la musique des lentilles
Ils saignaient tous ici
d’un malheur incurable
–purulence du gris
rituelle agonie des coqs–
Ils mouraient tous ici
de père & de ciel inconnus
comme celui né-le sais tu ?–
au plus limpide de tes mots

**

Io sono nato –lo sapevi?–
alla più limpida delle tue parole
–questa dolcezza per attraversare
le scorie i quartieri operai del Nord–
Era il cielo grigio di una partecipazione
Come un cancro dal blu natale
dal blu molto più lontano dell’Italia
Ulisse veniva dalla Sicilia
o da una Polonia d’immagini
Melomani i suoi canarini
imparavano la loro lezione di canto
nella musica delle lenticchie
Sanguinavano tutti qui
d’una sventura incurabile
–purulenza del grigio
rituale agonia dei galli–
Morivano tutti qui
di padre & di cielo sconosciuto
come quello nato –lo sai?–
alla più limpida delle tue parole

***

Puisqu’est perdu mon lieu
-le temps aussi étant friable-
je veux me dépayser
Moi qui n’ai rien à moi
Moi qui suis avec vous
& mes livres limpides
je mènerai mon corps voyageur
dans les parages de l’évidence

***

Poiché il mio luogo è perduto
–essendo anche il tempo friabile–
io mi voglio spaesare
Io che non ho niente di mio
Io che sono con voi
& i miei libri limpidi
condurrò il mio corpo viaggiatore
nei paraggi dell’evidenza

****

A quelle ligne fut rencontré
le dieu accompagnant la mort ?
Dans quelle
lacune
eut-il besoin
du soleil pour continuer
quelle phrase impossible
gerçant les lèvres
de l’oublié ?

****

Su quale linea fu trovato
il dio che accompagna la morte?
In quale
lacuna
ebbe bisogno
del sole per continuare
quella frase impossibile
che screpola le labbra
del dimenticato?

*****

“Mon pays” disait-il
Cette illusion d’avoir rejoint
Comme si l’étoile & le lieu
étaient à quelqu’un Comme si
nous ne faisions pas que passer
dans la fragilité d’un nom
l’affolement d’une herbe frêle
quelques mots aussitôt quittés
par leur sens

*****

“Il mio paese” diceva
Questa illusione di aver raggiunto
Come se la stella & il luogo
fossero di qualcuno Come se
non facessimo che passare
nella fragilità di un nome
lo sgomento di un’erba gracile
qualche parola subito tolta
per il suo senso

******

Je rêve que chaque chose
s’efforce selon sa puissance
de persévérer dans son être
& je vois ma mère
derrière la buée mozartienne
au bout de ses doigts tremble
une planète bleutée
& je vois dehors
assis sur une pierre
dans un printemps d’arbres séfirotiques
un vieil homme
son visage est un parchemin
& ses mains sont vivantes
il apprend aux tulipes
le langage des fleurs
raconte aux enfants
sa métaphysique
se remet à polir
sa mort déjà parfaite

******

Io sogno che ogni cosa
si sforza secondo il suo potere
di perseverare nel suo essere
& vedo mia madre
dietro il vapore mozartiano
sulla punta delle sue dita trema
un pianeta azzurrognolo
& vedo fuori
seduto su una pietra
in una primavera d’alberi sefirotici
un uomo vecchio
il suo viso è una cartapecora
& le sue mani sono vive
egli insegna ai tulipani
il linguaggio dei fiori
racconta ai bambini
la sua metafisica
si rimette a lucidare
la sua morte già perfetta

Raymond Farina (Da: La prison du ciel, 1980 – La prigione del cielo); Les lettres de l’origine, 1981 – Le lettere dell’origine; Fragments d’Ithaque – 1984 Frammenti d’Itaca; Pays, 1984 – Paese; Virgilianes, 1986 – Virgiliane, traduzioni a cura di Emilio Coco).

 

 

Biografia

Raymond Farina è nato ad Algeri nel 1940. E’ vissuto a Casablanca, Nancy, Safy, Avignon, ST Malo, Dinard, Bangui ed ora risiede a St Denis de la Réunion.Ha pubblicato numerosissime raccolte poetiche in Francia ed in Belgio, e i suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue.
Ha tradotto molti poeti fra i quali gli italiani Andrea Zanzotto, Gianni D’Elia, Giovanni Raboni, Vivian Lamarque, Tiziano Rossi, Antonella Anedda, Margherita Guidacci.Nel 1991 gli è stato attribuito dalla “Societé des Gens de Lettres” francese il premio “Thyde Monnier” perEpitola posthumus.

 

 

EMILIO COCO

(S. Marco in Lamis, Foggia 1940) è ispanista, traduttore ed editore. Tra i suoi numerosi lavori, ricordiamo i più recenti: Antologia della poesia basca contemporanea (Crocetti, Milano, 1994), tre volumi di Teatro spagnolo contemporaneo (Edizioni dell’Orso, Alessandria,
1998-2004), Poeti spagnoli contemporanei (Edizioni dell’Orso, Alessandria, 2008), Antologia della poesia messicana contemporanea (Sentieri Meridiani, Foggia, 2009), La parola antica (Poeti indigeni messicani contemporanei) (Edizioni dell’Orso, Alessandria, 2010). In Spagna ha pubblicato diverse antologie di poesia italiana, tra le quali El fuego y las brasas (Poesía italiana contemporánea) (Sial, Madrid, 2001), Los poetas vengan a los niños (Sial, Madrid, 2002) e Jardines secretos (Poesía joven italiana) (Sial, Madrid, 2008). Nel 2010 è uscita in Messico un’ampia Antología de la Poesía Italiana Contemporánea (Ediciones La Cabra, Ciudad de México). Come poeta, ha pubblicato, tra gli altri: La memoria del vuelo (Sial, Madrid, 2002), Fingere la vita (Caramanica editore, Marina di Minturno, 2004), Contra desilusiones y tormentas. Antología personal (1990-2006) (Ediciones Fósforo, Città del Messico, 2006), Il tardo amore (LietoColle, Faloppio, 2008, Premio Caput Gauri, 2008, tradotto in spagnolo, gallego e portoghese), Il dono della notte (Passigli, Firenze, 2009, Finalista Premio Pontedilegno, 2010; Premio Alessandro Ricci-Città di Garessio, 2009; Premio Adelfia 2009; Premio Metauro, 2009) e alcune plaquette in italiano e in spagnolo. Ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti, tra i quali il premio per la traduzione e la saggistica «Annibal Caro» nel 1999 e il “Premio Proa a la trayectoria poética” nel 2008, in Argentina. Nel 2003 è stato insignito dal re Juan Carlos I del titolo di commendatore dell’ordine “Alfonso X el Sabio”, uno dei più alti riconoscimenti che si concedono in Spagna per meriti culturali. Nel 2010 gli è stata conferita dall’Università di Carabobo in Venezuela l’onorificenza “Alejo Zuloaga Egusquiza”. È stato tradotto in diverse lingue e ha partecipato a numerosi festival di poesia in Spagna, Messico, Venezuela, Argentina, Nicaragua, Colombia e Turchia.

fonte http://rebstein.files.wordpress.com

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