TRITTICO DELLA CADUTA (tre poesie chimiche)

 

 

“Tekno Rave Ecstasy”

 

 

La pupilla si fa quadrata

e la memoria è il bisogno

 

di andare nel contrario di sé

nel moto circolare del vuoto

 

quando la mascella è trivella

nella bocca che s’interroga

 

dove si sia perduto lo sguardo

o la mano che sapeva confine;

 

e non rimane che la vastità

del niente sopra le spalle

 

e tutto il nostro squagliarci

nella gravità del nuovo sole

 

in un rumore che è meccanica

loop infinito -ripetitore pulsante-

 

una musica non più elettrica

mentre biascicano i calcoli

 

nella calcolatrice dell’alba:

due più due oggi fa zero.

 

 

 

“Piccola poesia per K”

 

 

È un campo di cielo grigio

azzurro dai contorni viola

 

dall’alto ci pesa l’elefante

che ci misura ogni passo

 

e ogni parola è falena

librando tra vento e sabbia

 

e ci manchiamo nell’abbraccio

nello zero di una intesa gialla

 

con la caduta che ragiona di silenzio

di possibili ritorni dal nero del tempo

 

quando alzandoci sulle teste altrui

riconosceremo l’orizzonte del mondo

 

mentre un gatto bianco consumerà il naso

e un topo nero correrà via dallo sguardo.

 

 

 

“Little Beige Sunset” 

 

 

 

Il ricordo della polvere

in un piccolo tramonto beige

 

della vaniglia color sabbia

e la ferraglia tondeggiante

 

scavando nel calore l’abbaglio

di un giro contrario nel respiro

 

luce ai tuoi occhi corti in uno spillo

le braccia allungatesi all’infinito d’ombra

 

mentre un dio qualunque visita l’inferno

e tu non sei altro che un tremore umido

 

e lo sguardo nella pelle è il purgatorio

dove passano lenti i secondi sgualciti

 

in un paradiso atteso tutto il giorno e poi

la morte azzurra che ti rilancia nel ciclo

 

nella veglia di una febbre senza colore

nel giorno che si ripete come un vetro rotto

 

infranto sogno che non illumina il tuo volto

abbagliando qualcosa che solo rassomiglia

 

a quell’angelo rosso che non può fare miracoli

ma solo darti quell’ostia dal sapore di valium.

 

 

 

“Trittico della caduta” (tre poesie chimiche)

 

di Antonio Bux.

Tutti i diritti riservati.


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